Descrizione

Abbattere alberi

Nel territorio comunale, con particolare riguardo alle zone residenziali e d'uso pubblico, deve essere curato in modo speciale il verde.

L'abbattimento di piante esistenti è di norma vietato; esso è consentito solo nei casi giustificati da comprovate ragioni di carattere ecologico o di pericolo, previa
autorizzazione comunale.

Ogni pianta abbattuta deve essere sostituita da altre in misura variabile da 1 a 3 secondo le varie specie.

Le piante di alto fusto messe a dimora, ancorché in sostituzione di quelle esistenti, non devono essere di altezza inferiore a mt 4 o a cm 18/20 di circonferenza, misurata a mt 1.00 dalla base del tronco.

Esse devono essere scelte tra quelle di cui all’elenco indicato dal comune.

Approfondimenti

La malattia nota come “cancro colorato del platano” è causata dal fungo ascomicete Ceratocystis fimbriata f. sp. platani e ha come ospiti unicamente piante appartenenti al genere Platanus. Tale microrganismo può diffondersi da una pianta infetta ad altre sane penetrando, mediante le spore, all’interno dei tessuti vegetali attraverso ferite o con il micelio.

Regione Lombardia ha suddiviso il territorio regionale in tre tipologie di zone:

  • zone indenni: aree dove la malattia non è mai stata riscontrata o, in caso di sua presenza nel passato, la stessa è da considerarsi eradicata;
  • zone focolaio: aree dove la presenza di cancro colorato è stata accertata ufficialmente dal SFR e dove si ritiene tecnicamente possibile prevederne l’eradicazione;
  • zone di contenimento: area in cui la presenza della malattia è diffusa in maniera tale da non poterne prevedere più l’eradicazione.

Gli interventi sulle piante nelle diverse zone devono sempre essere comunicati all'ERSAF Lombardia (Servizio Fitosanitario Regionale) che, per le zone focolaio e le zone di contenimento rilascia l'autorizzazione.

La delimitazione delle zone con presenza della malattia è individuata dal Decreto del Dirigente di unità organizzativa 26/06/2015, n. 5393

La modulistica da utilizzare e le procedure amministrative sono reperibili nel Decreto del Dirigente di unità organizzativa 22/01/2014, n. 330.